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Su questo sito puoi trovare prodotti a base di Canapa, tra cui le "infiorescenze di Cannabis Sativa L". Quest'ultime hanno un THC inferiore ai limiti di legge e sono vendute ai sensi della normativa 242/16.
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Quando si parla di cannabis, ci sono sempre mille dubbi che sembrano non avere una risposta chiara. Proviamo a rispondere ad alcune domande frequenti.
I cannabinoidi responsabili degli effetti della Cannabis sono presenti in tutta la pianta, a eccezione delle radici e della parte interna dei rami. Tuttavia, sono i fiori – infiorescenze o cime – che contengono la maggior concentrazione di cannabinoidi e che quindi vengono utilizzate.
In teoria è possibile fumare anche le foglie esiccate, ma sarebbe necessario accertarsi che le piante provengano rigorosamente da agricoltura biologica, coltivate senza l’impiego di additivi chimici. Le foglie di Cannabis rivelano lo stato di salute della pianta quindi dovrebbero avere un colore bello acceso, senza presentare difetti e segni di malessere.
La differenza tra i due termini è estremamente sottile, e nell’uso comune spesso si equivalgono. Volendo essere precisi, lo spinello è una sigaretta artigianale contenente esclusivamente Cannabis tritata. Viene chiamato anche joint (molto diffuso negli USA dove la marijuana è legale in tanti stati).
La canna – o spliff – contiene un mix di Cannabis e tabacco. I “puristi” evitano la presenza di quest’ultimo, sia per evitare che copra il gusto e l’aroma dell’erba, rendendo l’esperienza meno godibile, sia per evitare gli effetti nocivi del fumo di tabacco.
Non esiste una quantità sicura o raccomandata di spinelli da fumare al giorno. L’uso di Cannabis dovrebbe sempre essere moderato e responsabile, tenendo conto dei propri limiti e delle possibili conseguenze.
Sebbene alcune persone assumano Cannabis frequentemente senza alcuna complicazione, è bene tenere a mente che ci sono soggetti maggiormente predisposti a sviluppare reazioni avverse.
Per consumo responsabile si intende l’assunzione da parte dei soli soggetti adulti, l’astensione dalla guida e dall’uso di macchinari mentre si è sotto l’influsso della Cannabis e l’impegno a non abusare della sostanza.
Se ci si sente male dopo aver fumato Cannabis, è importante rimanere calmi, bere molta acqua e sistemarsi in un ambiente tranquillo. In caso di sintomi gravi o persistenti, è consigliabile consultare un medico.
No. In Italia, la detenzione di Cannabis a scopo personale con una concentrazione di THC superiore allo 0,5% è illegale anche se non è punibile penalmente. È considerata un illecito amministrativo e risulta pertanto sanzionata dall’art. 75 d.P.R. 309/90.
Sulla base della genetica e del contenuto di cannabinoidi, non esiste nessuna differenza sostanziale tra Cannabis medica e Cannabis ricreativa, l’organismo non potrà mai fare delle distinzioni tra le due in quanto la pianta di Canapa è grossomodo la stessa da migliaia di anni.
Le differenze possono essere delineate soprattutto in base alla finalità con cui si decide di consumare Cannabis. I consumatori a scopo medico, che ne hanno bisogno per il trattamento di patologie anche gravi, accedono – dove possibile – a prodotti certificati e con dosaggi precisi, ottenuti da coltivazioni che devono rispettare una severa normativa. Spesso non fumano, preferendo metodologie di assunzione alternative.
Chi non ha esigenze mediche, fuma o inala Cannabis per il puro piacere personale. Oltre a trovarsi in una situazione di “illegalità”, per questo consumatore può essere difficile accertare la provenienza, la qualità e la sicurezza dell’erba perché in genere viene acquistata attraverso i canali non ufficiali del mercato nero.
Quando si assume Cannabis, il THC viene assorbito nel sangue e distribuito in tutto il corpo, inclusi cervello, tessuti grassi e organi. La durata degli effetti del THC e il tempo necessario per la sua completa eliminazione dall’organismo variano a seconda di diversi fattori, tra cui:
Non esiste una risposta univoca a questa domanda, in quanto dipende da tutti i fattori già menzionati. In generale, gli effetti di pochi tiri da uno spinello possono durare dalle 2 alle 4 ore, ma in alcuni individui possono persistere anche più a lungo.
Il THC può essere rilevato nelle urine per un periodo di tempo variabile, che può andare da 3 a 30 giorni dopo l’ultimo uso. La durata dipende dai fattori individuali già descritti sopra.
Il THC può essere rilevato nei capelli per un periodo di tempo più lungo rispetto alle urine, fino a 90 giorni dopo l’ultimo uso. Questo perché il THC si lega al sebo, la sostanza oleosa presente nel cuoio capelluto.
Il THC può essere rilevato nel sangue per un periodo di tempo variabile, che può andare da 24 a 72 ore dopo l’ultimo uso. La durata comunque dipende dai fattori menzionati sopra.
Non esiste un metodo infallibile per eliminare completamente il THC dal proprio corpo. Tuttavia, alcune strategie possono aiutare a ridurre il tempo di rilevamento:
È importante sottolineare che queste strategie non sono garantite e potrebbero non funzionare per tutti. Se è necessario superare un test antidroga, è consigliabile consultare un medico o un professionista per ricevere consigli personalizzati.
Il consumo intensivo di Cannabis può avere effetti negativi sulla salute, tra cui problemi di memoria, apprendimento, coordinazione e motivazione. Se stai pensando di assumere Cannabis, è importante essere consapevole dei potenziali rischi e benefici.
La chiave è sempre l’equilibrio (e un po’ di buon senso che non guasta mai)!
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