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La Cannabis e il Luppolo sono parenti stretti. Infatti anche il luppolo appartiene alla famiglia delle Cannabaceae, proprio come la Canapa. Li differenzia solo il genere – canapa/cannabis e luppolo/humulus – di conseguenza si possono definire “cugini”. Non per niente le birre alla Canapa sono molto diffuse e apprezzate…
In Bhutan, il piccolo stato buddista sull’Himalaya orientale, la Cannabis cresce allo stato naturale come le nostre erbacce infestanti, lungo l’autostrada, nelle zone forestali o nei giardini, un po’ come le nostre ortiche! Poiché ne è vietata sia la vendita che il possesso, le piante di Canapa vengono date in pasto ai maiali come foraggio da ingrasso.
Il primo libro stampato in Occidente con la tecnica dei caratteri mobili fu la Bibbia di Gutenberg, nel 1453. Ne vennero realizzate 180 copie: 40 su pergamena, 140 copie su carta di Canapa, caratterizzata per essere molto resistente ma sottile.
In India si beve il Bhang Lassi, una bevanda analcolica a base di fiori di Cannabis che svolge un ruolo fondamentale nella religione e nella tradizione indù. Il Bhang Lassi è considerato una delle forme più antiche e tradizionali di edibili di marijuana. È legale in molti parti dell’India e viene consumato soprattutto durante la festa religiosa di Holi, durante il quale a volte si mangiano anche pakoras contenenti bhang (cannabis).
Per i seguaci del rastafarianesimo, il movimento religioso sviluppatosi in Jamaica negli anni ’30 – e all’origine della cultura “rasta” – la Cannabis è un’erba non solo medicinale, ma anche come ausilio nella meditazione e nella preghiera. Ritengono che il suo uso sia citato nella Bibbia e sia necessario per raggiungere una sorta di illuminazione spirituale.
Il grande artista giamaicano Bob Marley è stato sepolto insieme alla sua chitarra, a una Bibbia, un anello donatogli da un principe etiope e… una pianta di marijuana!
Il simbolo “420” è una sorta di codice legato all’uso di Cannabis, legato alla scrittura anglosassone della data, dove per primo viene indicato il mese (4) e poi il giorno (20), oppure al formato orario 4:20.
Gli studiosi ritengono che Shakespeare potrebbe aver fumato Cannabis mentre componeva le sue opere. Alcuni scienziati, infatti, avrebbero rinvenuto tracce di marijuana nelle pipe in argilla appartenute al famoso scrittore.
Uno dei primissimi esemplari di jeans fu realizzato con tessuto di Canapa: il primo modello da lavoro (poi diventato di uso comune) dei leggendari Levi’s, fu prodotto a metà del XIX secolo con tasche di fibra di Canapa, l’unico materiale capace di non cedere sotto il peso delle pepite raccolte dai ricercatori d’oro.
La prima transazione online della storia ha avuto come oggetto la Cannabis. Nel 1971 alcuni studenti della Stanford University usarono per la prima volta la rete Arpanet per vendere una bustina di marijuana. Nella pratica non ci fu nessun passaggio di denaro online, ma gli studenti usarono la rete accordarsi sul luogo dell’appuntamento.
Nel Colorado, il primo stato degli USA ad aver legalizzato la Cannabis, la quantità di dispensari è maggiore di tutti i locali firmati Starbucks e McDonalds messi insieme. Dall’apertura del primo punto vendita nel 2014, l’industria della Cannabis nel solo Colorado ha versato nelle casse statali oltre un miliardo di dollari in tasse e ha anche portato un significativo incremento del turismo.
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