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Con il secondo “episodio” nella nostra Guida per Principianti (ma non solo…) alla Cannabis speriamo di chiarire alcuni dubbi che a volte emergono sui diversi nomi che vengono usati in riferimento alla Cannabis.
Buona lettura!
La Cannabis è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Cannabaceae. È conosciuta per i suoi principi attivi, in particolare il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo), che le conferiscono proprietà psicoattive e terapeutiche.
Esistono diverse varietà di Cannabis, alcune con un contenuto trascurabile di THC destinate a un impiego agroindustriale, mentre le varietà più ricche di THC sono destinate al consumo ricreativo o medico.
La Cannabis è conosciuta con diversi nomi che spesso sono sinonimi tra loro, ma possono denotare piccole differenze anche se si tratta di dettagli minimi. Nel linguaggio comune, pochi conoscono le sfumature dei vari sostantivi e spesso si utilizza indifferentemente un termine per un altro.
Generalmente, questa parola indica la pianta nella sua totalità, comprendendone le radici, lo stelo, i fiori e le foglie. È un termine generico che non presuppone nemmeno una distinzione tra le piante ad alto contenuto di THC e quelle a uso tessile.
Cannabis è il sostantivo latino, a sua volta deriva dal greco kannabis. Canapa è lo stesso termine in italiano.
Indica il fiore della pianta, la parte che contiene la più elevata concentrazione dei principi attivi. Una volta essiccati, i fiori vengono usati in diversi modi.
Questo termine viene usato principalmente per indicare la sostanza a uso ricreativo, ma l’origine del nome è incerta. Alcuni lo fanno risalire al Centro America (pianta che dà ebrezza), al Messico (dove indicava la varietà stupefacente) o persino al vocabolario arabo (marwana, che significa “coraggioso”).
L’appellativo Maria, è semplicemente l’abbreviazione di marijuana, soprattutto nel linguaggio orale e giovanile.
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Viene usato come sinonimo di marijuana e indica le infiorescenze della pianta. Sebbene venga spesso associata alla Giamaica e a Bob Marley, la parola ha origine dalla lingua indiana, che a sua volta ha adottato il termine dal sanscrito ganjya, proveniente dal sumero ganzigunno.
Non si tratta di un sinonimo dei precedenti termini e non fa riferimento a una parte specifica della pianta. Il nome deriva dal termine arabo ḥašīš che significa “erba” ma questa parola indica una sostanza resinosa o il polline estratti dai tricomi e sottoposti a compressione manuale o con strumenti specifici.
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