Su questo sito puoi trovare prodotti a base di Canapa, tra cui le "infiorescenze di Cannabis Sativa L". Quest'ultime hanno un THC inferiore ai limiti di legge e sono vendute ai sensi della normativa 242/16.
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ULTIMA ORA
È di poche ore fa la notizia che con il favore delle tenebre i lavori delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno portato alcune – pessime – novità per il nostro settore.
Riportiamo la notizia pubblicata da Ansa.it
Il lavoro nelle commissioni Camera avanti tutta la notte
Seduta fiume nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera che hanno lavorato tutta la notte e sono ancora riunite per chiudere l’esame del ddl sicurezza.
Nonostante i tempi contingentanti mancano ancora numerosi emendamenti e si procede a oltranza.
Tra le proposte di modifica approvate anche la stretta sulla cannabis light che, di fatto, la equipara a quella non light. Ritirata invece la proposta della Lega per vietare l’immagine della pianta di canapa per fini pubblicitari. Si tratta, commenta Riccardo Magi di un “duro colpo al settore che vede migliaia di occupati e una filiera completamente italiana”.
La protesta più veemente è quella di Riccardo Magi di +Europa, in prima linea per la liberalizzazione delle droghe, tanto da investirci intere campagne elettorali: “Il governo Meloni ha appena ucciso il settore della cannabis light nel nostro Paese: nella seduta fiume di questa notte in commissione alla Camera è stato infatti approvato l’emendamento al ddl sicurezza che equipara la cannabis light a quella con thc. Il governo Meloni, in preda alla furia ideologica, cancella una filiera tutta italiana, 11mila posti di lavoro. E pensano anche di aver fatto la lotta alla droga”.
Le associazioni Canapa Sativa Italia, Imprenditori Canapa Italiana, Resilienza Italia Onlus e Sardinia Cannabis hanno invocato l’intervento di Bruxelles sulla questione. In una lettera recapitata alla Commissione Europea, denunciano la possibile violazione di diverse normative comunitarie, tra cui la libera circolazione delle merci e la libera concorrenza, e l’incompatibilità con la Politica Agricola Comune dell’UE. Chiedono alla Commissione di emettere un parere circostanziato al riguardo.
La denuncia, protocollata con il numero CPLT(2024)01387, è stata presa in esame.
Al momento tutto questo NON COMPORTA UNO STOP ALLA CANNABIS!
Innanzitutto, il passaggio in aula alla Camera del ddl sicurezza (inizialmente previsto per il 5 agosto) è slittato a settembre, dopo la pausa estiva dei parlamentari. Una decisione presa dopo le forti proteste delle opposizioni.
Nonostante i titoli delle varie testate giornalistiche quindi, è possibile che ci vorrà ancora del tempo e, nell’ipotesi peggiore, il percorso di attuazione potrebbe essere ostacolato dai provvedimenti amministrativi sui quali si potrà richiedere una sospensiva al Tar.
Si attende anche l’esito della denuncia alla Commissione Europea, che potrebbe sospendere tutto con la richiesta di un parere circostanziato.
Secondo l’avvocato Carlo Alberto Zaia: «… si tratta di una norma che pecca di indeterminatezza e che, nella sua sconclusione ed illogicità, finisce per vietare in toto il commercio della canapa, senza considerare le evidenze scientifiche. È questa norma, che, quindi, si paventa come sospettabile di incostituzionalità.»
In attesa che le istituzioni facciano le loro mosse, è indispensabile che anche dal basso ci si attivi per contrastare questo tentativo di uccidere definitivamente il settore della Cannabis Light in Italia.
È il momento di unirci e condividere tutte le informazioni su ciò che il governo sta tentando di fare: compromettere l’intero settore, cancellando tutta la filiera della Canapa italiana e 11mila posti di lavoro.
Non possiamo restare in silenzio mentre tutto ciò accade. Invitiamo tutti gli utilizzatori, clienti, amici, conoscenti e simpatizzanti a diffondere la consapevolezza e a sostenere in concreto il settore. Insieme possiamo fare la differenza!
«In questo momento sarebbe un’ottima cosa partecipare a questa denuncia collettiva, soprattutto nell’ottica futura di scongiurare interventi di questo tipo e invitare le istituzioni italiane al dialogo e alla concertazione con quelle europee, in modo da evitare azioni ideologiche o di pancia».
Attraverso il sito dell’associazione Canapa Sativa Italia, è possibile inviare una denuncia per violazione del diritto dell’UE da parte del Governo.
Ci auguriamo che tutti gli imprenditori e gli operatori del settore si uniscano per partecipare in massa a questa iniziativa. Ma non solo! La segnalazione all’Unione Europea può essere fatta anche dai privati cittadini. Basta seguire le indicazioni riportate in queste pagine:
Ricorda… un’azione di massa aiuta a garantire che le normative nazionali rispettino il diritto comunitario!