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CBD e Fibromialgia

La fibromialgia è una patologia cronica che colpisce l’intero sistema muscolo-scheletrico, provocando dolore diffuso in tutto il corpo e a cui si aggiunge una sintomatologia che include affaticamento, rigidità articolare, problemi ad addormentarsi o a riposare bene, disturbi dell’umore, ansia, depressione e problemi cognitivi. Viene chiamata anche sindrome fibromialgica (FMS) e secondo alcune stime affligge quasi una persona su venti, con le donne colpite 7 volte più degli uomini.

Le cause della fibromialgia non sono ancora del tutto note. Sembra però accertato che alla base vi sia una ipersensibilità al dolore, causata da una reazione anomala del cervello agli stimoli dolorosi.

Per le persone che ne sono affette, trovare sollievo dai sintomi di questa patologia è una sfida costante. Purtroppo non esiste una cura e l’approccio terapeutico tradizionale si basa sull’impiego di farmaci analgesici, antinfiammatori e antidepressivi.

Il ruolo dei cannabinoidi

Un numero sempre maggiore di studi scientifici suggeriscono che il CBD può essere un potente alleato per trattare i sintomi della fibromialgia. Grazie ai suoi molteplici effetti benefici, il CBD può migliorare l’impatto di alcuni sintomi, portando a una maggiore percezione di benessere.

  • Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antidolorifiche, può ridurre l’intensità del dolore cronico contribuendo ad alleviare la percezione del dolore e migliorando le risposte infiammatorie
  • Può diminuire il malessere generale associato agli stati d’ansia
  • Interviene sui disturbi dell’umore e può essere utile per tenere sotto controllo eventuali stati depressivi
  • Aiuta a combattere i problemi legati al sonno, migliorando la qualità del riposo notturno.

Le prospettive promettenti del CBD

Una delle sfide principali nella gestione della fibromialgia è trovare trattamenti che siano efficaci ma anche ben tollerati dagli individui, con pochi effetti collaterali. I trattamenti farmacologici tradizionali a lungo andare possono provocare reazioni avverse significative e creare dipendenza.

In questo senso, il CBD appare decisamente promettente poiché è generalmente ben tollerato e ha pochi potenziali effetti collaterali rispetto agli altri farmaci comunemente prescritti per la fibromialgia.

È importante notare che la ricerca sulla relazione tra CBD e fibromialgia è ancora in corso e sono necessari ulteriori studi clinici per confermare i risultati finora ottenuti dalla comunità scientifica. Tuttavia le ricerche sembrano indicare che i fitocannabinoidi possono essere una terapia a basso costo e ben tollerata per ridurre i sintomi e aumentare la qualità della vita dei pazienti con FMS.

Nota

Se sei tra coloro che soffrono di fibromialgia e stai cercando un sollievo naturale, l’olio di CBD potrebbe essere un’opzione da considerare. Prima di iniziare qualsiasi trattamento, però, è sempre consigliabile consultare un medico, specialmente per coloro che hanno condizioni mediche preesistenti o stanno assumendo farmaci.

 

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